•La televisione ha dunque creato l'homo videns, in cui il vedere domina sul capire, l'uomo che non sa più usare la capacità di astrazione e di rappresentazione mediante il linguaggio. Questi due aspetti (astrazione e rappresentazione) costituiscono la base per lo sviluppo di una caratteristica centrale del linguaggio: la funzione argomentativa. È questa funzione (che l'avvento del post-pensiero sta spazzando via) che ha permesso all'uomo di sviluppare la razionalità. Il linguaggio umano si distingue da quello animale per la sua funzione argomentativa. Gli animali infatti possono usare il linguaggio in funzione segnaletica (per segnalare un pericolo), in funzione espressiva (per esprimere un istinto) ma non posseggono la funzione argomentativa: non possono fare affermazioni criticabili, non possono costruire teorie. Questa funzione è decisiva ed è alla base dello sviluppo della civiltà. Noi possiamo imparare dai nostri errori ma anche dagli errori degli altri perché siamo in grado mediante il linguaggio di mettere a confronto la nostre esperienze con quelle altrui. Questa possibilità è il fatto più importante nell'evoluzione umana.
Karl Popper sosteneva che tra un ameba e Einstein vi fosse una sola e sostanziale differenza: la capacità umana di formulare la conoscenza in un linguaggio.
Karl Popper sosteneva che tra un ameba e Einstein vi fosse una sola e sostanziale differenza: la capacità umana di formulare la conoscenza in un linguaggio.
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Il fatto dunque che la civiltà delle immagini stia sempre più indebolendo le capacità linguistiche e di astrazione dell'individuo a vantaggio di un post-pensiero alogico e privo di connessioni è in sé estremamente negativo.
Cosa ne pensate del rapporto immagine-razionalità-informazione televisiva?
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