giovedì 12 gennaio 2012

ABITUDINI LINGUISTICHE E TV


In molti riconoscono alla TV il ruolo fondamentale di aver unificato linguisticamente l’Italia. Nel corso degli anni ha contribuito ad arricchire il vocabolario, ad insegnare a fare un uso sociale del linguaggio. Popolazioni che comunicavano attraverso differenti dialetti hanno imparato ad esprimersi con un comune linguaggio.
Gian Paolo Caprettini, esperto in materia televisiva, osserva anche che, a forza di sentire in televisione espressioni non corrette o sgrammaticate, i ragazzi tendono a dimenticare la lingua scritta e a adottare sempre più quella che si “vede” (una frase proferita può essere accettata solo se le parole vengono “viste” anche attraverso la bocca di chi le pronuncia; se si prova a trascriverle diventano, spesso, prive di senso). Questo fenomeno è talmente evidente che la stessa televisione lo utilizza come strumento di satira. 
La diffusione del linguaggio televisivo ha portato al disuso del congiuntivo, del pronome “egli” come soggetto, sostituito dal “lui”, e ad altre alterazioni grammaticali.   



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