Dalla prima apparizione della TV (1954 in Italia) alla sua diffusione di massa sono passati pochi ma intensi decenni che hanno lasciato segni evidenti sulle abitudini e sui modi di vivere delle persone.
Nella vita quotidiana è possibile avvertire la presenza della televisione: pensiamo ad esempio alla gestione del tempo libero che ha subìto in questi ultimi anni una trasformazione
radicale. Tutti quei momenti che una volta venivano destinati alla lettura di un libro, o all’ascolto della musica o a qualunque altra attività, oggi vengono occupati dalla visione televisiva. Riflettendo sugli effetti cognitivi prodotti dalla lettura e dalla visione televisiva sulle nostre menti,
penso sia chiaro come la lettura di un libro porti il mondo nella mia mente, al contrario di quanto accade con la TV, che invece esternalizza il mio processo cognitivo. Non è esagerato affermare che per molte persone la TV assorbe completamente ogni momento libero della giornata (si pensi soprattutto alle persone più anziane e ai bambini).
Il cambiamento indotto dalla televisione può essere riscontrato anche nelle più semplici abitudini
quotidiane: per esempio, dagli anni Sessanta in poi, i bambini si facevano andare a letto dopo Carosello", la trasmissione in cui venivano concentrati tutti i messaggi pubblicitari della giornata e
che precedeva i programmi di prima serata.
Sempre a proposito di giovani e giovanissimi, alcuni studi hanno riscontrato che i ragazzi abituati a
guardare molte ore al giorno la televisione tendono a perdere capacità e interesse per le attività fisiche e per quelle sportive.
Trascorrere interi pomeriggi con quella specie di "baby-sitter elettronica" che è la TV induce alla
pigrizia, alla goffaggine e alla sedentarietà. Siete d'accordo?
Storia della TV italiana
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