mercoledì 11 gennaio 2012

SOLITUDINE E TV

Ora vorrei concentrare l’attenzione sull'ambiente domestico e TV, e proporre una riflessione in merito...penso che si possa facilmente notare come sempre più di frequente i momenti di discussione o di incontro, come i pranzi e le cene, vengono vissuti con il sottofondo televisivo: si mangia senza scambiarsi una parola, si tende a lasciare gli occhi puntati più sul video che sul piatto, e a rimanere quasi "ipnotizzati" davanti allo schermo televisivo, isolandosi dal resto dei propri familiari seduti accanto. Personalmente, ritengo un comportamento del genere a dir poco preoccupante!
Secondo lo studioso Rudolf Arnheim (1935) la televisione ha sicuramente modificato e ampliato l’atteggiamento delle persone nei confronti del mondo. Essa, cioè, ha dato all’uomo, per la prima volta nel corso della sua storia, l’occasione di sperimentare la simultaneità delle vicende umane e di comprendere che contemporaneamente a ciò che vive nella propria realtà quotidiana, accade  qualcosa di diverso in tutti gli altri luoghi del pianeta. 
Oggi, un concetto del genere ci appare evidente, ma per comprenderne la portata bisogna ricordare l’epoca in cui gli individui vivevano la loro intera esistenza conoscendo del mondo solo la propria casa, la propria campagna, il gruppo di persone con cui si incontravano ogni giorno. 
L’elemento drammatico risiede nel fatto che questa percezione dell’uomo di una realtà decisamente più vasta non è avvenuta attraverso processi collettivi, ma attraverso uno strumento che consente un consumo quasi esclusivamente individuale.     

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