La Televisione da un punto di vista sociologico è uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più
diffusi e apprezzati. Ha indubbiamente trasformato la società nel suo complesso: la diffusione ha inserito ogni singolo individuo in una dimensione creata dall’immagine televisiva, diversa da quella reale.
Il tempo trascorso davanti al video rappresenta una parte davvero consistente della giornata delle persone. A tal
proposito, i dati sono davvero eloquenti: se i bambini fino agli undici anni vengono calamitati dallo schermo almeno quattro ore al giorno, gli adolescenti e gli anziani con più di 65 anni superano anche le sei ore.
Ormai la comunicazione televisiva occupa un posto così vasto all’interno della società da costituire una specie di
mondo dotato di un’esistenza parallela a quella quotidiana e con il quale chiunque, anche se non telespettatore, si trova a fare i conti. Ad esempio, si pensi a quanti modi di dire, comunemente usati, derivano da espressioni pronunciate in TV.
Un ulteriore esempio è rinvenibile scorrendo le pagine di un quotidiano qualsiasi. Oltre alle tante notizie che
traggono la loro fonte di informazione da fatti di cronaca, se ne trovano altre, ugualmente numerose, che si occupano di vicende accadute sul piccolo schermo, e anche queste sono riportate come se si facesse riferimento a episodi reali. Articoli di fondo, copertine di settimanali, inchieste, rubriche: in ogni rivista si parla di televisione. Umberto Eco considera uno dei principali stravolgimenti dei mezzi di comunicazione del nostro tempo il fatto che i giornali, invece di dare informazioni, si dedichino a riferire i fatti accaduti in TV. Nella sua ottica, questa situazione sarebbe determinata dalla capacità della TV di diffondere le notizie con maggiore rapidità rispetto alla stampa.
Gli spettatori cinematografici o i lettori di quotidiani sono decisamente meno numerosi, oltre che meno fedeli. Gli
spettatori televisivi possono avere interessi e desideri molteplici: si va da coloro che vogliono distrarsi con un varietà a coloro che sono appassionati di musica, da quelli che non si perdono una delle diverse migliaia di puntate di una soap opera a quelli che seguono tutte le edizioni dei telegiornali, da coloro che sono interessati solo ai documentari a quelli che impazziscono per lo sport. Ognuno di questi interessi è soddisfatto stando comodamente seduti sulla poltrona di casa, pigiando i tasti di un telecomando!
La TV potrebbe pertanto essere definita come una grande scatola in cui si possono riversare mille contenuti diversi, e questi, nel momento in cui vi si trovano dentro, divengono televisione.
L’esistenza nella nostra società di una dimensione televisiva induce sempre più persone a sostituire alla realtà questo mondo di immagini, attribuendo loro un valore e una dignità addirittura superiore.
Nei prossimi post, alcune delle forme in cui si manifesta tale confusione …
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