IL PARERE DEGLI PSICOLOGI 3
Secondo l’Accademia Americana di Pediatria i bambini che guardano per tante ore la TV sono esposti a circa 40.000 messaggi pubblicitari ogni anno. Il bambino prima dei 7 anni non è ancora in grado di capire lo scopo delle pubblicità (cioè, vendere il prodotto), soprattutto se si sta promuovendo un prodotto a lui gradito; perciò, il potere di suggestione degli spot pubblicitari sui bambini molto piccoli è elevato. Tuttavia, questo potere può essere facilmente ridimensionato dall’intervento dei genitori. Loro possono far comprendere al bambino che cosa è uno spot, qual è il suo fine e frenare il meccanismo indotto del desiderio di possesso.
Scene violente vengono trasmesse a qualsiasi ora del giorno in una varietà di programmi televisivi
come cartoni animati, pubblicità, soap-opera, ecc., rivolti ad un vasto pubblico di piccoli e giovani.
L’Associazione degli Psicologi Americani ha identificato alcune delle conseguenze che l’assistere
alla violenza in TV può determinare sui bambini. In particolare si è visto che quando il tempo di esposizione alla TV è eccessivo i bambini:
- diventano meno sensibili e meno attenti alle esigenze e ai problemi degli altri;
- diventano iperattivi e distratti;
- diventano aggressivi nei confronti dei loro coetanei, imitando i comportamenti violenti appresi dalla TV, e considerano la violenza come unico modo, divertente ed efficace, per ottenere ciò che si vuole e per risolvere le controversie;
- i bambini emotivamente più sensibili rimangono traumatizzati a lungo dalle scene violente che vedono in TV, rischiando di avere seri problemi durante il loro sviluppo.
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