•Come ho già avuto modo di sostenere in un post precedente, la velocità del flusso di informazioni molto spesso produce messaggi ininterpretabili. Ma ciò che complica ulteriormente le cose è un altro fattore ben più radicale e decisivo: il primato dell'immagine, l'avvento dello schermo televisivo ha inaugurato un nuovo orizzonte culturale in cui l'immagine domina incontrastata. L'evoluzione della televisione ha visto crescere sempre più il peso dell'immagine a scapito della comunicazione scritta. L'immagine, che avrebbe dovuto fornire un sussidio al messaggio, ai contenuti, è divenuta l'oggetto primario della comunicazione, è divenuta essa stessa messaggio. Il contenuto esplicativo invece, si è praticamente ridotto ad un dettaglio ininfluente.
La cosa singolare è che le immagini si richiamano a vicenda in un circolo semantico autoreferenziale: la TV fornisce immagini alla stampa; la stampa a sua volta (si pensi ai giornali rosa) fornisce immagini-scandalo alla TV (il politico in relax, l'attore famoso colto in un momento di intimità ecc.). Assistiamo ad un fenomeno che si può definire la globalizzazione dell'immagine. L'immagine è tutto ed è ovunque. Lo scrittore Kundera ha parlato di «imagologia»: l'immagine ha sostituito l'ideologia diventando essa stessa ideologia. Il nostro spazio mentale è dominato da un vasto e variegato repertorio di immagini, tra cui spiccano sicuramente i fantasiosi logo dei prodotti commerciali. In una società dominata in modo significativo dalla cultura dell'immagine c'è ancora posto per la ragione? La risposta potrebbe essere affermativa, poichè il logos e l'immagine possono essere considerati integrabili. Il politologo Giovanni Sartori, in un suo fortunato saggio sulla televisione, prende in esame proprio questa particolare questione. La televisione, sostiene Sartori, è un mezzo di comunicazione ma è anche e soprattutto uno strumento antropogenetico. E proprio in quanto tale ha prodotto un nuovo tipo di uomo: l'homo videns. L'homo videns, a differenza dell'homo sapiens non ha più la capacità di astrazione, la capacità simbolica e quindi ha perso anche la possibilità di un pensiero razionale, del pensiero cioè delle idee chiare e distinte.
Il parere di Sartori vi attende nel prossimo post...
Il parere di Sartori vi attende nel prossimo post...
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